Fonte: Centodieci – Approfondimento di Anna Fata
Essere consapevoli del modo in cui interpretiamo la realtà ci investe di un grande potere: quello, volendo, di cambiarlo. Interpretando la realtà in modo positivo, costruttivo, ottimistico, ci mettiamo nelle condizioni ideali di cogliere le opportunità che sono insiste in essa, di riappacificarci con noi stessi e le persone che ci stanno intorno, di avere una visione aperta, ampia, fiduciosa del futuro.
L’ottimismo è uno stile di pensiero che in parte si ha per predisposizione naturale, in parte lo si può coltivare. Le persone che hanno uno stile di pensiero ottimistico pensano che il futuro sarà positivo, per questo si dispongono ad agire in modo positivo e costruttivo proprio in questa direzione, arrivando a realizzare i loro propositi. Anche laddove questo non si dovesse verificare, interpretano tale fallimento come passeggero, incidentale, e si impegnano con più zelo nel successivo tentativo. Numerosi sono i benefici dello stile di vita basato sull’ottimismo, sia a casa sia nell’ambiente professionale. Eccone alcuni:
Le persone ottimiste sono più felici al lavoro: in base ad una ricerca condotta presso la Kuwait University le persone ottimiste sono più soddisfatte, realizzate, felici del loro lavoro rispetto ai pessimisti, che invece tendono a lamentarsi costantemente. Contrariamente a quello che si potrebbe credere, la felicità precede il successo professionale che giunge di conseguenza ad una disposizione d’animo positiva che a sua volta viene rafforzata.
L’ottimismo rende più in salute: numerose ricerche hanno messo in luce che le persone ottimiste hanno un sistema immunitario più efficiente, si ammalano meno, sono meno assenti dal lavoro, sono meno soggette allo stress, se si ammalano guariscono più rapidamente, facendo risparmiare all’azienda i costi di mancata produttività. Questo in molti casi accade perché sono loro i primi a curarsi maggiormente della loro salute in quanto credono al potere che hanno di cambiare le cose a cominciare da se stesse.
Gli ottimisti ricevono più benefit e promozioni al lavoro: nel corso di una ricerca condotta alla Duke University su un gruppo di persone che hanno conseguito un master in business administration, è stato scoperto che coloro che pensavano che avrebbero avuto delle buone opportunità hanno trovato lavoro con più facilità, hanno fatto carriera e ottenuto salari più alti rispetto ai pessimisti.
Le persone ottimiste si riprendono più velocemente dalle sconfitte: quando si verifica una sconfitta, un fallimento, un insuccesso, quando si è costretti a compiere un passo indietro si è notato che gli ottimisti reagiscono in modo meno ansioso, stressato, incerto sapendo che i fallimenti possono accadere, sono temporanei, causati per lo più dal complesso delle circostanze e che sono un’occasione di apprendimento per fare meglio in futuro. Al contrario, i pessimisti interpretano l’insuccesso come dovuto a loro mancanze personali, definitivo, senza altre possibilità.
L’ottimismo rafforza contro lo stress: secondo uno studio della Quebec’s Concordia University, di fronte agli imprevisti della vita e del lavoro gli ottimisti producono meno cortisolo, l’ormone principale responsabile dello stress, e riferiscono una più bassa percezione dello stress.
Gli ottimisti hanno relazioni di coppia più felici: gli stati d’animo e le emozioni sono contagiose. Le persone ottimiste tendono a provare emozioni positive che contagiano il partner e attirano persone altrettanto positive che rafforzano a vicenda i loro vissuti. Tutta questa positività conduce, secondo le ricerche dell’Oregon University, ad una maggiore felicità e armonia di coppia rispetto a quanto accade quando i partner hanno uno stile di pensiero pessimistico.
Gli ottimisti riescono meglio nella pratica sportiva: gli ottimisti non necessariamente sono più prestanti fisicamente, atletici, muscolosi, ma secondo una ricerca condotta dal Professor Seligman essi si impegnano maggiormente se viene detto loro che le loro performance sono meno brillanti di quello che potrebbero. Al contrario i pessimisti, di fronte ad un feedback negativo, tendono a demoralizzarsi e a scadere ulteriormente nella loro prestazione sportiva.
Per concludere: i vantaggi che può comportare uno stile di pensiero ottimistico superano di gran lunga gli svantaggi che il pessimismo può arrecare sia nella vita privata, sia a lavoro. Ottimisti si nasce, ma lo si può anche diventare.
Vuoi saperne di più?
Trova la tua filiale!