Fonte: www.blublublu.it
Se da un lato l’attenzione all’ecosostenibilità sta cominciando a prendere piede nell’ambiente domestico, dall’altro assistiamo ad un grande spreco di plastica sul luogo di lavoro. Spesso il nostro ufficio diventa una zona franca e ci comportiamo con più incoscienza, come se tra quelle quattro mura le nostre azioni non avessero conseguenze. Qui la domanda giunge spontanea: come ridurre il consumo di plastica sul lavoro? Ecco qualche consiglio da cui partire.
♻️ NON COMPRARE LE BOTTIGLIETTE D’ACQUA
Due bottigliette d’acqua al giorno per ogni lavoratore rappresentano un consumo decisamente troppo alto di plastica. Eppure, esistono davvero tante alternative per evitare l’uso della bottiglia. Un esempio? Borracce e thermos. A questo scopo, la nostra azienda ha da tempo fornito allo staff della sede legale di Milano e di quella amministrativa di Pescara, delle borracce utili a non inquinare il nostro pianeta. È possibile anche utilizzare le tazze, soprattutto in quegli uffici dotati di erogatore a boccione: in questo modo si eviterà di utilizzare i bicchieri di plastica.
♻️ NON USARE STOVIGLIE DI PLASTICA
È vero, le stoviglie usa e getta sono comode, soprattutto quando non abbiamo proprio voglia di lavare i piatti. In ufficio, però, è sufficiente portare un set con lo stretto necessario: un cucchiaio, un coltello, una forchetta e un piatto, da tenere in un armadietto o nel cassetto e da lavare in pochi minuti.
♻️ RIDUCI IL CONSUMO DI CIBI CONFEZIONATI
All’estero è una pratica comune, in Italia lo era qualche decennio fa anche se ora sta prendendo nuovamente piede: di cosa stiamo parlando? Dello sfuso. Esistono degli alimentari e dei supermercati che consentono di acquistare diversi prodotti sfusi: dalla frutta, alla carne, passando anche per la pasta. L’utilizzo di pasti monodose è certamente comodo, ma ha un grave impatto sull’ambiente. Per questa ragione, lo sfuso rappresenta una valida alternativa decisamente più ecocompatibile.
♻️ RICICLA LE CARTUCCE
Negli uffici, si sa, si stampa molto: i toner e le cartucce delle stampanti rappresentano una grande fonte di spreco della plastica. Oggi, fortunatamente, è possibile acquistare cartucce in negozi specializzati che consentono il refill. In sostanza, si porta il toner esaurito in uno dei centri che offrono questo servizio e l’inchiostro verrà direttamente caricato sul nostro vecchio prodotto ad un prezzo inferiore rispetto al primo acquisto. Meno soldi spesi ma, soprattutto, meno plastica sprecata.
♻️ FAI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
La raccolta differenziata è il modo migliore per ridurre il consumo di plastica perché permette non solo di diminuirne lo spreco, ma di riciclare quanto gettato. Per essere sicuri di consegnare agli enti preposti allo smaltimento un prodotto recuperabile, assicurati di dare una rapida sciacquata agli involucri che stai per buttare.
Per concludere, investire su soluzioni che riducono l’uso e lo spreco di plastica significa rispettare l’ambiente e consegnare alle generazioni future un pianeta più pulito. Come spesso accade, bisogna partire dalle piccole cose: sottili gocce che, unite tra loro, formano un’ondata di ecosostenibilità. Diffondere questo stile di vita è un nostro dovere e, ora che sappiamo come ridurre il consumo di plastica sul lavoro, è ancora più facile metterlo in pratica.
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