Cogliamo fin da subito le sue potenzialità per il ruolo di selezionatrice e, così, decidiamo di inviare il suo curriculum al nostro ufficio HR.
Contrariamente alle nostre aspettative, purtroppo, l’iter di selezione non si conclude positivamente per Chiara: nonostante le indubbie potenzialità, per il nostro staff viene individuata una candidata con esperienza specifica con il mondo delle agenzie per il lavoro.
Chiara resta comunque un’ottima candidata e pertanto, come da nostra abitudine, non ci dimentichiamo affatto di lei ed anzi, restiamo in contatto, per raggiungere insieme l’obiettivo di collocarla velocemente e bene. Nel frattempo, il percorso professionale di Chiara prosegue e, con il bagaglio di esperienze, si arricchisce anche il suo curriculum: prima uno stage in una nota realtà bancaria, poi un contratto di lavoro nell’ufficio risorse umane di una piccola società di consulenza informatica. Le nostre strade, dunque, sembrano allontanarsi, ma solo temporaneamente. Nel mese di aprile, infatti, nel corso di una visita commerciale presso un’importante azienda prospect proprio del settore informatico la responsabile HR, nell’illustrarci le professionalità che stavano cercando, ci descrive un profilo da inserire all’interno dello staff che, per competenze e caratteristiche personali, ci è sembrato da subito in linea con quello di Chiara, una sensazione confermata dalla raccolta del job profile. A questo punto non ci restava che inviare il curriculum, chiamarla e fissare un primo colloquio.Semplice a dirsi, certo, ma come spesso accade, non proprio scontato. Chiara, infatti, nel frattempo aveva trovato un altro lavoro, comunque appagante, e pertanto non si è dimostrata subito disponibile nel valutare un’altra opportunità, viste anche le naturali resistenze che spesso i candidati affrontano di fronte a un cambiamento.
Per Chiara, però, valeva la pena pazientare qualche giorno, ero convinta più che mai, infatti, che quella fosse davvero l’occasione giusta per lei, un’opportunità irripetibile che le avrebbe consentito di migliorare decisamente la posizione lavorativa che occupava in quel momento.
Sono passati, così, circa dieci giorni e ho provato a risentirla, motivandola a sostenere quantomeno un colloquio conoscitivo per conoscere più nel dettaglio la posizione lavorativa a cui stava rinunciando. Chiara non era convinta ma non si è tirata indietro perché, come mi ha confidato più avanti, voleva solo essere cortese nei nostri confronti. Poco male, visto che come immaginavo sarebbe bastato quel colloquio, quel primo colloquio, per farle cambiare idea e generare una sorta di “amore a prima vista” fra lei e l’azienda cliente.
A quel punto l’iter di assunzione è andato avanti speditamente fino alla tanto attesa proposta di assunzione, formalizzata con la lettera di intenti.
Oggi Chiara lavora nell’ufficio risorse umane dell’azienda che, nel frattempo, è diventata anche nostra cliente. Un successo su tutti i fronti.
Come si trova Chiara oggi? Rispondo con un sms che ho ricevuto da lei pochi giorni dopo: “Orietta grazie per aver insistito e per avermi offerto con convinzione questa opportunità, sono felicissima!”.Vuoi saperne di più?
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