Ecco gli errori più diffusi da evitare nella redazione di un curriculum vitae corretto.
2) Scrivere il curriculum con poca attenzione: scrivete, leggete e rileggete ancora. Il curriculum è un biglietto da visita che attraverso le parole esprime il proprio modo di intendere il lavoro. E’ una vetrina che deve sapervi valorizzare per far sì che venga compreso ed apprezzato dagli addetti alla selezione. Pertanto va scritto con calma, senza fretta, dedicando a tale attività tutto il tempo necessario per renderlo chiaro e, di conseguenza, efficace.
3) Scegliere una foto poco professionale: al mare, in montagna, in momenti di spensieratezza con gli amici o con un abbigliamento troppo casual. Tutte questo foto sono assolutamente sconsigliate. Occorre, invece, scegliere una scatto che comunichi un’immagine semplice e curata, magari con un bel sorriso che esprima affidabilità, sicurezza e professionalità.
4) Inviare a tutti lo stesso curriculum: il curriculum non è un modulo standard né un bollettino prestampato da pagare alle poste. Il curriculum è, invece, un documento flessibile che va personalizzato e adattato in base all’annuncio di lavoro per cui ci si candida. Un buon curriculum deve saper valorizzare gli aspetti del profilo più in linea con i requisiti richiesti dalla posizione specifica di proprio interesse.
5) Dilungarsi troppo: “Non siete Proust. Non fate periodi lunghi. Se vi vengono, fateli, ma poi spezzateli”. Lo diceva Umberto Eco quando spiegava come scrivere correttamente una Tesi di Laurea ma questo prezioso suggerimento è valido per qualsiasi tipo di testo. Un curriculum efficace deve presentare frasi brevi e chiare, in grado di descrivere in modo semplice e diretto competenze e precedenti esperienze lavorative. Attenzione però: per non dilungarvi troppo, non cadete nell’errore di omettere informazioni importanti o di descrivere in modo superficiale il vostro profilo ricordando che un buon curriculum non dovrebbe superare le due pagine di lunghezza.
Un ultimo suggerimento: a fine curriculum vitae ricordate sempre di dare il consenso al trattamento dei dati personali e per la presenza dei dati sensibili. Una formula standard, corretta e frequentemente utilizzata, con riferimento all’informativa sulla privacy, è la seguente:
Adesso che siete pronti, potete iniziare: buona scrittura!
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