“Non è difficile prendere decisioni quando sai quali sono i tuoi valori”
Articolo di Barbara Di Flaviano, Ufficio Contabilità SGB Humangest Holding
L’etica (dal greco antico, “èthos”, comportamento, costume, consuetudine) è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati, il termine codice etico definisce quell’insieme di princìpi di condotta che rispecchia particolari criteri di adeguatezza e opportunità, in riferimento a un determinato contesto culturale, sociale o professionale.
Questa è la definizione riportata da Wikipedia, ma sarebbe interessante comprendere con quali modalità e finalità le imprese tendono ad adottarlo. Per i liberi professionisti esiste un codice deontologico condiviso per ciascuna categoria, si pensi al giuramento di Ippocrate che viene prestato dai medici prima di iniziare la professione; per le aziende non è altrettanto scontato e, anche se molto diffuso, non è obbligatorio per legge sebbene regolamentato quale documento integrante del “Modello di organizzazione, gestione e controllo” redatto ai sensi del Decreto legislativo n.231 del 08/06/2011.
Il codice etico rappresenta un indispensabile strumento per condividere i princìpi che ispirano l’attività dell’impresa nel quale vengono definiti i valori, le norme etiche e sociali basilari che la caratterizzano e mira a promuovere o vietare alcuni comportamenti, che pur essendo leciti sotto il profilo normativo, non corrispondono a quelli aziendali, facendo propri dei valori sociali, instaurando un rapporto corretto con l’ambiente inteso in senso ampio, adottando politiche di lavoro rispettose dell’individuo, svolgendo un ruolo positivo verso il contesto economico e sociale nel quale è inserita. Lo si può considerare alla stregua di una “carta costituzionale” dell’impresa stessa, è un documento stilato ed adottato su base volontaria, condiviso sia all’interno dell’azienda con azionisti, amministratori e dipendenti, sia all’esterno con fornitori, clienti, consumatori e tutti gli operatori con cui entra in contatto, i cosiddetti “stakeholders”.
di flaviano codice etico sgb humangest
Nel business l’assenza di una considerazione etica per proprio operato potrebbe facilmente deviare a comportamenti “potenzialmente opportunistici”, suggeriti dalla persuasione di stare facendo il bene dell’azienda. Il codice etico è volto ad avvalorare che l’agire a vantaggio dell’azienda non può in alcun modo giustificare condotte in contrasto con i princìpi e i valori condivisi, il documento deve far si che chiunque venga chiamato a prendere una decisione si ricordi che in gioco non ci sono soltanto i propri interessi, diritti e doveri, ma anche quelli degli altri, con la consapevolezza che il benessere e il rispetto di tutti devono essere sempre ed esplicitamente presi in considerazione in ogni azione quotidiana. A differenza di quanto si potrebbe pensare l’etica non è in contrasto con il concetto di economia, in quanto in una società moderna il raggiungimento del benessere dei suoi membri, deve inevitabilmente passare da una logica di semplice ripartizione ad una di produzione delle risorse, attribuendo quindi il ruolo-chiave all’impresa nella sua funzione specifica di aumentare i beni scarsi. Nondimeno, affinché questo si realizzi il rapporto tra risorse impiegate e prodotte deve essere positivo, ciò che si produce deve avere un valore di scambio superiore al costo impiegato per la sua realizzazione, quindi il profitto viene legittimato anche da un punto di vista etico. L’impresa deve tendere alla massimizzazione del profitto utilizzando razionalmente e correttamente le risorse di cui dispone senza demonizzare né declassare il profitto, creando un perfetto equilibrio tra management e orientamento al servizio della clientela e favorendo l’identificazione dei dipendenti con l’azienda e la sua mission.
Da sempre l’uomo si interroga su etica e morale, economisti, scienziati, poeti, romanzieri, storici e filosofi, hanno affrontato l’argomento da ogni angolazione, la risposta esatta ed universalmente condivisa non esiste, ma questa mi ha colpito: “Non è difficile prendere decisioni quando sai quali sono i tuoi valori” (Roy Disney, sceneggiatore americano, produttore, nipote di Walt Disney).
Vuoi saperne di più?
Trova la tua filiale!