Fonte: Ansa.it – Approfondimento di Alessandra Magliaro
Negli ultimi tempi tanti di noi hanno avuto a che fare con il lavoro agile, con tutte le chat e le videochiamate dei colleghi, l’aiuto scolastico e l’accudimento dei figli, l’organizzazione della spesa e gli ordini online con consegna a domicilio, gli attriti per la convivenza forzata, le ansie del momento e le relazioni familiari a distanza.
La vita che conoscevamo è cambiata per tutti, in particolare per le mamme in smart working, chiuse a casa da settimane ma certo non con le mani in mano. Più di 4.600 mamme hanno raccontato, in un’intervista, la nuova vita che sperimentiamo in questo momento, e ne è emerso un quadro di una vita familiare completamente ridefinita.
Il 67,5% delle mamme che ha risposto ha un lavoro (incluse le donne in maternità) e, se il 22% tra le lavoratrici attive ha preso un periodo di pausa – sotto forma di congedo, ferie o altro – le altre sono ancora decisamente operative. Oltre il 42% lavora da casa cercando di gestire nel contempo i figli, tra attività, compiti, gioco e benessere fisico. Sarà per questo difficile doppio (o triplo) ruolo che lo strumento maggiormente invocato per la gestione dell’emergenza è la possibilità di un congedo retribuito, richiesto dal 47% delle intervistate, per potersi occupare più agevolmente dei figli e mettere fine a riunioni digitali interrotte dal pianto dei bimbi.
In questo nuovo ménage, anche molti papà fanno la loro parte: se il 38,7% lavora ancora fuori casa, chi è in smart working supporta equamente nella gestione dei figli (32%), ma rimane il fronte di chi delega in toto la cura dei figli alla mamma, pur lavorando da casa (18%). Questa inedita situazione ha creato nuove abitudini, a partire dalla cucina all’organizzazione della dispensa, fino alla spesa.
C’è un cambio di prospettiva nella gestione dei consumi familiari, con una ricerca di ottimizzazione e senso di responsabilità: tanta fantasia e un pizzico di digitale è la ricetta per sopravvivere alla quarantena coi bambini. Ecco che tra una riunione online e l’altra, il mantra delle mamme rimane quello di giocare con i bambini, stimolandoli in attività creative come lavoretti e piccoli laboratori, cucinare, vedere film educativi, leggere insieme o viaggiare con la fantasia, magari visitando i musei online. Nella nuova routine c’è spazio anche per prendersi cura del benessere fisico proprio e dei figli, e più della metà sembra riuscirci grazie anche ai tanti tutorial on line che ci fanno sperimentare yoga, ma anche baby dance!
Per chi ha figli in età scolare (il 22% delle rispondenti, prevalentemente frequentanti la scuola primaria) un ulteriore fronte aperto è quello dei rapporti con la scuola, i compagni e il proseguimento dell’attività didattica. Mentre l’83% dei bambini riceve i compiti da svolgere da parte delle insegnanti, il 43% segue lezioni a distanza ogni giorno o qualche volta. L’aspetto di maggior merito riconosciuto alla didattica a distanza è la continuità nella relazione con insegnanti e compagni di classe, un vero e proprio ruolo sociale.
Quasi altrettanto importante è l’opportunità di prendere dimestichezza con nuovi strumenti digitali, piattaforme e app, Restare chiuse a casa, con i piccoli, senza vedere nonni e amici e senza permettere ai bambini uno sfogo fisico all’aperto in primavera è l’aspetto della gestione della vita quotidiana che viene citato, tra le risposte libere, come il più pesante, anche per i risvolti psicologici. E in cima alla lista dei desideri per l’auspicato dopo-emergenza, c’è il ritorno alla normalità tra scuola e lavoro, la voglia di rivedere parenti e amici, di fare una bella gita, una cena al ristorante. Tutte attività all’insegna della normale vita quotidiana: eravamo felici e forse non lo sapevamo.
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