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STORIA DI UN CANDIDATO: “PROGRAMMAZIONE DEL PROPRIO FUTURO”

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12 Gennaio 2018

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Robotica (e non solo) nella storia di Steven
di Federica De Biasi, Addetta selezione e servizio filiale Humangest di Pordenone

Il giovane candidato è in possesso di un diploma di perito per l’informatica e ha svolto per breve periodo (con contratto a voucher) attività di assistenza come tecnico software ed hardware presso un negozio informatico in cui curava la manutenzione del prodotto in laboratorio, l’assistenza telefonica e da pc remoto (tramite teamviewer) alla clientela oltre ad occuparsi della riparazione/sostituzione parti hardware.
A completare il quadro una buona conoscenza dei linguaggi di programmazione C, C++, C# e una più limitata di Assembly, Java e JavaScript, in aggiunta sa gestire in autonomia il cablaggio strutturato di reti e l’amministrazione delle stesse.
Il candidato è molto positivo ed interessato ad un percorso nell’ambito dell’automazione e della programmazione dal momento che vorrebbe proseguire quanto sviluppato durante la sua formazione scolastica tecnica, oltre alla forte propensione per l’ambito non risultano essere un problema eventuali trasferte lavorative che, anzi, rappresentano un valore aggiunto”.
Effettivamente ad un primo impatto può risultare un mera e fredda sintesi professionale di un profilo tecnico junior, ma il nostro lavoro non è semplicemente un esercizio retorico di scrittura perché scaturisce da un incontro a volte fortuito, come in questo caso, con una persona ed il suo mondo misterioso alle spalle.
Ad inizio aprile di quest’anno entra nella nostra filiale un ragazzo, alto, molto magro, occhi grigio verdi e capelli folti all’altezza delle spalle, vestito sportivo stile skater con un diploma di perito informatico conseguito nel 2015 e un’esperienza professionale non altamente significativa avendo lavorato come cameriere in un locale come ripiego e, di recente, come assistente tecnico con un contratto voucher in negozio di elettronica.
Steven, questo il suo nome, è un profilo particolare e non solo nel nome non così inflazionato: viene da Maniago una realtà montana friulana con poche prospettive di inserimento per un ragazzo con il suo background, lui persona di poche parole, ma dallo sguardo sveglio e con una forte passione nei confronti della programmazione e sistemistica, oltre ad un’innata attrazione verso l’Estremo Oriente.    
Mi informa candidamente di aver portato il curriculum in diverse note agenzie della zona del maniaghese, sfortunatamente senza successo, e quindi di aver optato per la discesa nel pordenonese dove è capitato casualmente come prima agenzia proprio nella nostra.
Un flash, il profilo mi piace nella sua laconicità, schiettezza e genuinità (non è una persona che tende a valorizzare le competenze che possiede, anzi sembra sminuirle), mi dà quindi l’ok per l’inoltro e proattivazione del suo dossier ad un’azienda che opera nell’automazione industriale robotizzata del sacilese che ci ha attivato la ricerca di un programmatore junior.
Sono conscia che sia preferibile una risorsa laureata in informatica od affini, ma tento ugualmente…
Il titolare della realtà è un po’ scettico riguardo al chilometraggio che dovrà sobbarcarsi la risorsa per raggiungere la loro sede, ma decide di dargli una possibilità e, dopo un primo colloquio, ne segue un secondo durante il periodo pasquale prima di un breve periodo di attesa, finalmente interrotto dopo alcuni giorni dalla comunicazione che l’azienda vuole procedere con un’assunzione in somministrazione della risorsa, come prova, per poi valutare in seguito l’inserimento diretto se arriveranno i risultati attesi sperati.
Alle idi di giugno la partenza della missione di Steven: facciamo visita al titolare che in modo molto gentile ed affabile ci accoglie e riesce a dedicarci un attimo di tempo per un primo feedback nella sua agenda fittissima di impegni;  i presupposti ci sono, speriamo in positivi sviluppi.
Steven è preciso e dimostra di sapere molto più di quanto nella realtà dei colloqui abbia voluto dare a vedere, non essendo nella sua indole. Terminato così il breve periodo in somministrazione, l’azienda ci avvisa che a settembre procederà al suo inserimento diretto tramite contratto di apprendistato.
Ha iniziato già con le prime formazioni nella programmazione robotica e come operativo nelle trasferte all’estero (in Cina in particolare) coronando in questo modo il suo sogno di addentrarsi nell’esotico Oriente, ma soprattutto arricchendo il suo bagaglio di competenze e conoscenze in ambito robotico (e non solo) che gli consentiranno di raggiungere un ruolo di responsabilità inizialmente davvero inaspettato.
Inutile dire la soddisfazione per il lavoro svolto e il più sincero augurio che il futuro sappia sempre sorprenderlo positivamente, come speriamo di aver fatto noi di Humangest.  


Nella foto introduttiva Steven a Qingdao, Cina, con uno dei responsabili di cantiere “LAG”; all’interno dell’articolo Federica De Biasi, Addetta selezione e servizio della filiale Humangest di Pordenone.

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